Articolo diario*
Cosa è la grafomotricità?
Per grafomotricità si intendono tutte quelle attività di tipo grafico ma anche espressivo motorio tramite le quali il bambino, generalmente, sviluppa i cosiddetti “prerequisiti” alla scrittura, quest’ultima prevede, invece, la capacità di elaborare precisi simboli grafici, comunemente chiamati lettere dell’alfabeto, secondo delle regole condivise dal gruppo di appartenenza culturale.
In un precedente articolo abbiamo già parlato dello scarabocchio infantile, come di una tappa fondamentale, necessaria e propedeutica all’interno dell’esperienza di grafomotricità e in un altro ancora, insieme alla dottoressa Savoia, abbiamo condiviso alcune riflessioni su come si impara a scrivere e detto dell’importanza di rendere consapevoli i bambini dei propri gesti grafici.

Certi aspetti psicomotori e altri metacognitivi sono davvero prerequisiti necessari alla scrittura e possono essere allenati e sperimentati durante il processo di grafomotricità infantile. Mi sembrano importanti:
- il tono muscolare;
- la postura;
- la coordinazione oculo-manuale;
- la prensione e la pressione degli strumenti grafici (argomento del quale abbiamo detto qualcosa in questo articolo: “Come abbiamo imparato a colorare dentro i bordi”);
- l’organizzazione spaziale e temporale e quindi anche le attività percettive e esecutive di visuospazialità (rispetto alle quali allego più sotto un video che racconta di alcune nostre esperienze);
- l’adattamento ritmico e l’equilibrio;
- prassie;
- il piacere di lasciare tracce di sé;
- la consapevolezza mentale e fisica della strutturazione del proprio corpo e della efficacia dei gesti motori.
E dunque ora voglio raccontarvi di alcune attività che stiamo proponendo proprio in questo periodo ai nostri bambini e facilmente strutturabili in vari ambienti domestici e non.
Ho avuto modo di notare, infatti, che i movimenti del polso di Samuele non sono ancora maturi, fluidi, e questo rende probabilmente più difficoltosa la sua produzione grafica. Quello che allora propongo in casa al mio bambino, parallelamente a un percorso con l’occhio esperto della nostra neuropsicomotricista di fiducia (alla quale ho proposto di accompagnare Samuele con delle proposte personalizzate di psicomotricità funzionale al potenziamento del gesto grafico), non è solo ed esclusivamente un tradizionale lavoro di grafomotricità seduti a tavolino, poiché appunto il suo polso non è ancora troppo “collaborativo”, ma attività percettivo – motorie – espressive tramite cui mi prefiggo, in modo particolare, di rendere più fluido e consapevole soprattutto il movimento del polso, oltre che quello della spalla-braccio- mano e dita.

Si tratta allora di proposte grafico-espressive da realizzare tramite il corpo in movimento e allo stesso tempo si tratta di aumentare la consapevolezza del bambino che il movimento del corpo può intenzionalmente lasciare traccia di sé.
Quali attivita’ proporre a sostegno di una libera e piacevole esperienza grafomotoria?
Alcune sono attività spontanee, lasciate quindi alla libera intraprendenza dei bambini e servono a me per osservarli nei loro movimenti naturali, potendo raccogliere così informazioni per orientare il mio agire futuro con loro; altre sono attività che propongo io a loro e elaborate “su misura” loro.
Vediamone insieme alcune:

Titolo: Danza del nastro |
Obiettivi principali: favorire la conoscenza della strutturazione del proprio corpo e far sperimentare equilibrio e ritmo. Obiettivo correlati: sostenere il tono muscolare del bambino, favorire la coordinazione oculo manuale e ragionare sulla prensione e pressione esercitata sugli oggetti. |
Attività: Utilizzando un nastro da danza, ci divertiamo a creare figure nello spazio e a esplorare le conseguenze dei nostri movimenti sul nastro. L’esperienza permette di focalizzarsi sui movimento del polso e della mano tutta. L’occasione inoltre è buona per adattarsi anche alla ripetizione in sequenza di alcuni movimenti concordati e seguendo un determinato ritmo, che nel nostro caso è spesso dettato dalla musica o dalla voce, mia o dei piccoli. |

Titolo: L’angolo dell’artista |
Obiettivi principali: favorire le esperienze autonome e spontanee di scarabocchio e disegno, lasciando libero il bambino nella scelta di materiali e strumenti. Incentivare l’espressione grafomotoria su materiale cartaceo e non a disposizione su piani inclinati e verticali per diventare più consapevoli del gesto grafico e delle posture personali più opportune. |
Proposta: Nella cameretta – spazio gioco dei bambini abbiamo allestito l’angolo dell’artista: uno spazio in cui trovano a disposizione: colori di diverso genere (cere, crayon rocks, pennarelli grossi e fini, colori a gel, pastelli, tempere, gessi, colori a dito, a olio, matite, acquarelli, penne, ecc…); strumenti grafici vari (tipo spugnette, pennelli di diversa fattura, stampini, forchette e coltelli, spatole, …); una lavagna con gessi; fogli bianchi e colorati di diverso formato; stencili e alcune pagine dei libri di Tullet ingrandite in A3 a disposizione sia su piani orizzontali che inclinati e verticali; grembiuli, tappeto lavabile. È uno spazio al momento dedicato alla loro libera, autonoma e spontanea espressione grafica. |

Titolo: Opere “tullettiane” |
Obiettivo principale: proporre esperienze grafiche di organizzazione spaziale, giocando con linee, punti, forme e colori. Sperimentare nuove possibilità espressive grafiche, seguendo anche le indicazioni di un “dettato grafico”. |
Proposta: giochiamo utilizzando alcuni materiali di Tullet*, seguendo le proposte dei kit o usando liberamente il materiale a disposizione. Anche tramite ingrandimenti in A3 di alcune pagine interessanti. Riproponiamo alcune esperienze in un nostro quaderno con quadretti da un cm. Materiali di Tullet* che usiamo principalmente, in questa fase: – Disegna – My stencil kit – Pallini e pallini – La cucina degli Scarabocchi – Colori – Fiori! – Un libro |

Titolo: La mandria di palle e palline |
Obiettivo principale: Creare occasioni per muovere il polso della mano destra così come di quella sinistra, incentivando i movimenti dall’esterno verso l’interno e con entrambe le mani. Obiettivi secondari: Esercitare pressione, sperimentare diverse prensioni, posture e possibilità di equilibrio. |
Attività: giochiamo a fingere che le palline siano delle pecorelle e noi i pastori che devono spostare le pecorelle per mezzo del bastone del pastore. Sperimentiamo diversi modi di prendere il bastone e di farlo roteare nell’aria, sperimentiamo quale sia la presa migliore e più precisa per spostare le palline che sono di varia dimensione e peso. Inventiamo quindi diverse occasioni di gioco in cui sia valido spingere col bastone le palline verso un punto stabilito, a condizione di luce, di buio, di penombra, ecc… |
Altri spunti Di attivita’ correlate alla GRAFOMOTRICITÀ
Attività di incastri: coordinazione oculo manuale
Attività di travaso
Esperienze di scarabocchio
Costrizione di un mosaico
Esempio di attività con oggetti concreti per stimolare le abilità visuo spaziali
Prepariamo le palline per l’albero di Natale
Articolo diario* è quella personale categoria di articoli che aggiornerò periodicamente, inserendo informazioni ed esperienze strettamente correlate e connesse all’argomento principale. Il risultato nel tempo sarà una sorta di guida – diario condiviso delle nostre esperienze di apprendimento che mi sembrano più interessanti da socializzare con i nostri lettori.

Rachele Nicolucci
Autrice, fondatrice e coordinatrice di “Sindrome da Apprendimento”
Expert Teacher in organizzazione scolastica – Mi occupo di processi cognitivi dell’apprendere e metacognizione, con un approccio neuropedagogico e della pedagogia della mediazione Feuerstein.
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