Quando la matematica si impara giocando!
Chi lo dice che per imparare la matematica bisogna stare necessariamente seduti a tavolino, con un’espressione seria e in silenzio, senza muoversi e divertendosi??
Noi abbiamo imparato diversamente, giocando!!!
Un gioco che abbiamo scoperto tempo fa e che ci è stato molto utile è proprio questo di cui voglio parlarvi questa settimana: si chiama “Numeri… che pizza!” ed una proposta che noi troviamo molto interessante!
È un prodotto Made in Italy, una novità Sapientino della Clementoni, utile, indicativamente, dai 4 anni in poi.
L’obiettivo del gioco è quello di creare delle pizze…. matematiche!

Come funziona?
- Si hanno a disposizione tranci di pizza, che variano per numero di elementi che contengono (da uno a quattro) e tipologia (funghi, melanzane, ecc..,).
- Complessivamente è possibile formare 6 pizze, per gusto omogeneeo eterogenee.
- Ciò che resta invariato è che il numero complessivo di elementi presenti in ogni pizza sarà sempre 10.
- Scopo primario infatti é comporre l’insieme pizza corrispondente al numero 10. Per questo motivo può essere un utile strumento di apprendimento dei cosiddetti “amici del 10”.
- Il bambino potrà raggiungere questo risultato scegliendo la operazione mentale, e dunque quella matematica, che riterrà più opportuna o di cui ha già esperienza, familiarizzando intanto con altri processi mentali possibili.
Sono inoltre presenti due dadi e due cartoni di pizza, che permettono il gioco simbolico e lo svolgimento del gioco attraverso regole suggerite dalla Clementoni o altre di propria invenzione.
Novità importante per uno studente di successo
Generalmente, i bambini vengono abituati a eseguire delle operazioni matematiche obbedendo a modalità cognitive pensate da altri: questo avviene tutte le volte, ad esempio, che tramite lo svolgimento di un compito di matematica viene richiesta semplicemente l’esecuzione di una certa operazione, unica pista possibile per risolvere il problema dato. In questo modo non viene lasciato spazio al pensiero creativo e divergente e tutti siamo orientati verso un unico modo per risolvere un caso dato.
Questo gioco ha, invece, dei risvolti cognitivi, e volendo, metacognitivi decisamente interessanti: lascia al bambino, infatti, la facoltà di scegliere l’operazione mentale e matematica che ritiene possibile e più adeguata al fine di organizzare i tanti materiali a disposizione (che eventualmente si potrebbero pure limitare nel numero) ed ottenere così la creazione dell’insieme pizza.
Inoltre questo gioco risulta utile per avvicinare il bambino ad altre possibilità di soluzione e ragionamento logico – matematico, quali la moltiplicazione, la divisione, la selezione e classificazione, ecc
“Numeri… che pizza!” mi piace perché
Reputo molto interessante questo gioco cooperativo proprio perché rappresenta una concreta opportunità di PROBLEM SOLVING, in situazione piuttosto famigliare al bambino, e con materiali simbolico-concreti.
Segnalo un particolare:
ogni spicchio di pizza ha due facce: in quella superiore è disegnata la pizza con i suoi elementi (diversi per tipologia e quantità), in quella posteriore è scritto il simbolo numerico (1, 2, 3…) corrispondente alla quantità di elementi presenti nella faccia superiore.
Questo permette ai bambini di familiarizzare o potenziare il legame tra quantità e simbolo numerico corrispondente, oltre che di stimolare memoria, attenzione, percezione, capacità di addizione e spirito di lavoro cooperativo.
Buon divertimento!

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Expert Teacher, caregiver, sibling
Mi occupo di apprendimento, dei processi cognitivi dell’apprendere e di metacognizione, a servizio soprattutto di chi non si basta da solo cognitivamente.
Lo faccio in ottica neuropedagogica e della pedagogia della mediazione del dott. Feuerstein.