Come spiegare le stagioni ai bambini: dall’esperienza diretta alla lettura per immagine.

Articolo diario*

<< Cosa ci insegnano le stagioni?
Che tutto cambia e si trasforma.
Che ogni cosa ha il suo tempo,
e che,
lasciando andare ciò che è stato,
permettiamo al nuovo di arrivare.
Che non c’è sempre il caldo e il sole,
ma che il bello si trova
anche nella pioggia e nella neve.
Le stagioni ci insegnano
a trasformarci, o meglio,
ad adeguarci al flusso della vita >>
Cit. Corrado Debiasi
Come spiegare ai bambini lo scorrere del tempo e il ciclo delle stagioni?

Per affrontare questi argomenti con i miei bambini molto piccoli, che non hanno quindi ancora sviluppato ad esempio capacità di astrazione (conquista che generalmente avviene nei primi anni delle scuole medie), io ho ritenuto più adatto prima di tutto un approccio concreto ed esperienziale, in riferimento proprio al reale che ci circonda.

Parlare del tempo, delle stagioni e poi dei mesi, settimane e giorni è certamente affascinante ma può essere difficile per un bambino in età da nido o scuola dell’infanzia afferrare in modo completo e concreto questi concetti. A volte anche per i ragazzi all’inizio della scuola media è molto difficile parlare del tempo che trascorre, affrontare gli argomenti relativi alla periodizzazione della Storia, focalizzare concetti relativamente a un tempo che non c’è più e a luoghi lontani e diversi da quelli conosciuti…

Detto questo, trattare le tematiche di cui sopra, anche con bambini piccoli, permette inoltre di approfondire tanti altri argomenti, quali, ad esempio, il ciclo di vita di alcuni animali, il letargo, la conoscenza dei colori, così come permette facilmente di proporre ai bambini moltissime esperienze sensoriali, manipolative e percettive, ma anche di comprensione e di produzione verbale.

Quali proposte per i nostri bambini?

Vi racconto di alcune delle proposte che stiamo offrendo ai nostri bambini, di due e sei anni. Una sintesi di cui scrivo qua, ordinando queste esperienze vissute in prima persona secondo un approccio graduale: andando cioè da una modalità sensoriale a una più astratta.

  • Vivere il mondo che ci circonda e osservarne i particolari: i bambini fanno esperienze con il proprio corpo della Natura e ne osservano i cambiamenti.

    La prima attenzione da avere sempre e da curare fin dai primi mesi di vita è quella riguardante le attività di attenta osservazione dell’ambiente tutto e di focalizzazione di qualcosa in particolare.
    Una passeggiata nel bosco, al mare, in campagna, in città, nei pressi di un fiume, sull’argine, in bicicletta, a piedi, in fascia, in passeggino, in auto, ecc… ecc… sono tutte occasioni per abituare il bambino a osservare, descrivere e raccontare la Natura e le sue caratteristiche nel momento attuale (sono molteplici infatti gli elementi naturali suscettibili ai cambiamenti del tempo e all’alternarsi delle stagioni).
    👉🏼 Visitare lo stesso luogo (es. la stessa spiaggia) in momenti diversi dell’anno ci permetterà perciò di far notare al bambino le differenze che il tempo e la stagionalità segna sullo stesso ambiente. Si tratta anche di buone occasioni per esercitare la memoria e incrementare la capacità di fare confronti.
    Ad esempio: passeggiando nel bosco in autunno, possiamo portare con noi qualche elemento recuperato nello stesso posto durante l’estate (ad esempio una pietra particolare, che avevamo trovato asciutta), tornando lì dove lo avevamo prelevato (attenzione che non è permesso portare via qualsiasi elemento naturale!).

    👉🏼 Per tornare esattamente nello stesso luogo, potremmo coinvolgere il bambino magari con fotografie, mappe disegnante da noi, cartine turistiche, filastrocche, indovinelli, canzoni adattate: seguiamo le inclinazioni dei bambini, i loro tempi di attenzione e interessi. Si tratta di una buona occasione per proporre la lettura di immagini, azione funzionale al ritrovamento di un luogo: come una caccia al tesoro!
    👉🏼 Arrivati nello stesso luogo di qualche mese prima, possiamo facilmente osservarne i cambiamenti generali e focalizzare qualche elemento che prima non c’era e che adesso la stagione ci regala: ad esempio i ricci!
    A mio avviso, è buona prassi far notare al piccolo i cambiamenti fisici dell’ambiente e porre domande affinché le risposte e le osservazioni vengano formulare da lui stesso: guardiamo insieme la Natura nei suoi colori – temperature – profumi – elementi tuti presenti. Magari mettendoli a confronto con quelli che avevamo trovato nei mesi precedenti, utilizzando qualche fotografia stampata o digitale. È un esercizio concreto e significativo anche per esercitare la capacità di descrizione e di confronto.
    Ma è anche interessare spronare il bambino a comprendere quali emozioni e sensazioni suscitino in lui questi cambiamenti osservati, se preferisca ad esempio il mare in estate o in inverno; il bosco con la neve o pieno di foglie… ecc ecc…
    👉🏼 I bambini piccoli amano in autunno raccogliere ricci, castagne, foglie umide e secche, sentirne e la consistenza e anche i profumi, osservandone i colori e i particolari. Il genitore avrà cura di accompagnare il piccolo in questi brevi momenti di esplorazione tattile e visiva: se il bambino è troppo piccolo, ci facciamo noi esempio, modello, di narrazione o di descrizione verbale; se, invece, il bambino è un po’ più grande ma magari fa fatica a dire in modo ordinato tutto ciò che osserva, possiamo guidarlo noi con delle domande, attendendo pazientemente le sue risposte.
    👉🏼 A casa conserveremo alcuni degli elementi recuperati per poterli confrontare poi con il raccolto offerto dalla stagione successiva. Oppure potremo utilizzare questi pezzettini di Natura per realizzare delle rielaborazioni personali o lavoretti creativi…

    Lo stesso tipo di esperienza si può certamente offrire anche in tanti altri contesti naturali (mare, fiumi, campagna, montagna, …) e artificiali.
  • Modalità rappresentativa: il bambino è attivo nella rappresentazione del mondo che lo circonda e nella ricostruzione del tempo che trascorre.

Una delle modalità con cui stiamo studiando le stagioni e lo scorrere del tempo è quella rappresentativa: cioè stiamo seguendo il ciclo delle stagioni e le caratteristiche degli elementi presenti attraverso la ricostruzione di immagini, che diventano peraltro occasione per ritagliare, colorare, posizionare nello spazio e nel tempo, per ampliare il lessico, proporre occasione di lettura di parole in sillabe, per esperienze di grafomotricità.
👉🏼 Ad esempio abbiamo nascosto sotto le foglie e sotto l’albero le due tartarughe, esattamente come quelle in carne e ossa fuori in giardino.
👉🏼 È una parete di casa a Samuele e Gabriele dedicata, che stiamo utilizzando per dirci quali gli elementi caratteristici di una certa stagione ma anche per rendere concreto il collegamento tra reale e figurativo e per

raccontare delle esperienze o delle storie attraverso dei personaggi di carta, che poi animiamo tramite cannucce e fili.

Alcuni elementi in parete sono disegnanti, altri sono reali, come le foglie, i ricci.
👉🏼 Dopo aver osservato il tempo fuori e come cambiamo il nostro giardino e gli ambienti che possiamo visitare, ci divertiamo a riprodurre il tempo che passa sulla nostra parete, che teniamo quindi aggiornata rispetto alle stagioni che viviamo e ad alcune esperienze più significative (come la raccolta di foglie, ricci, castagne).

A questo tipo di esperienza colleghiamo anche un lavoro di apprendimento di qualche filastrocca o breve testo per esercitare soprattutto la memoria e ampliare il lessico.

Dato che Samuele sta imparando a leggere le prime sillabe, ho scritto il testo ispirandomi al metodo analogico di Bortolato, e utilizzando una suddivisione delle parole senza rispettare la correttezza sillabica (😱😱😱) poiché al momento mi interessa principalmente facilitare le sue esperienze di lettura, più che le sue conoscenze grammaticali.

3. Esperienze di lettura: leggere e descrivere immagini attraverso albi illustrati e libri per l’infanzia.

Sebbene i miei bambini non sappiano ancora leggere, ugualmente propongo loro, da sempre e quotidianamente, la lettura di qualche bel libro per l’infanzia: ritengo che la lettura visiva in età prescolare sia una attività della mente necessaria e fondamentale per gli apprendimenti futuri.

Esistono diverse tipologie di libri per l’infanzia: alcuni danno tradizionalmente più spazio alle parole, come nei testi per gli adulti, molti altri invece sono arricchiti da bellissime e utilissime illustrazioni, a volte testi cartonati e quindi più resistenti agli “agguati” dei più piccoli. Nei libri illustrati per l’infanzia generalmente è l’immagine ad avere un ruolo principale rispetto alla parola.
In alcune categorie di libri le parole quasi scompaiono, lasciando spazio per lo più solo all’immagine: si tratta dei Silent Book.


Se posso, scelgo inoltre testi che utilizzino lo stampato maiuscolo, proprio per favorire in Samuele, il maggiore, un avvicinamento alla lettura di parole (in questo senso trovo i libri del maestro Camillo Bortolato tra i più attenti alle prime fasi di apprendimento della lettura). In ogni caso: scelgo libri che siano adeguati a noi relativamente alle informazioni che offrono e al tipo di interazione e/o richieste implicite che rivolgono ai bambini.

Vi segnalo allora in modo particolare i testi che ci stanno accompagnando in modo preferenziale in questa avventura di conoscenza delle stagioni, in modo particolare ora per l’autunno e l’inverno:


👉🏼 L’albero magico: un libro che parla attraverso le illustrazioni, raffinate, chiare e grandi. Al bambino viene chiesto di interagire con l’albero, che muta vivendo la sua primavera, estate, autunno e inverno. Un libro secondo me essenziale perché permette di avere davanti agli occhi, in poche pagine, la trasformazione che un albero compie in 12 mesi!


L’albero magico
– Autore: Christie
– Casa editrice: Gribaudo
– Anno di pubblicazione: 2015
– Pagine: 40
– Formato: copertina rigida, pagine non cartonate
– Valutazione personale: 5/5
– Costo: 14,15 euro
– Età: dai due/tre anni
– Link Amazon: qua

Sono disponibili su YouTube diverse letture di questo testo: può essere utile per vederne l’interno e scegliere se acquistarlo o no.

Una tipologia di narrazione molto particolare e specifica è quella dei “Wimmelbilderbücher“, libri con moltissime figure e pochissime parole scritte nascoste tra le immagini disegnate.

Un’altra risorsa utile per osservare tramite immagine i cambiamenti che le stagioni portano con sé sia nell’ambiente naturale che nelle abitudini dell’uomo è questo cofanetto di quattro libri: sono dei silent Book speciali, ovvero dei Wimmelbilderbücher.

È una tipologia di libri per l’infanzia molto particolare, attraverso cui si possono esercitare diverse attività della mente, a seconda dell’età del bambino, delle sue preferenze e delle nostre proposte.

Possiamo chiedere ai bambini ad esempio:

👉🏼 di trovare una immagine/figura in particolare;

👉🏼 contare quante volte appare un certo personaggio;

👉🏼 noi proponiamo una interpretazione del testo attraverso la lettura di immagine e il bambino aggiunge qualche particolare o continua la storia ipotizzata da noi (si possono abituare a questo lavoro iniziando a rispondere a qualche semplice domanda che poniamo noi al bambino);

👉🏼 mettere a confronto le scene rappresentante, gli ambienti presenti e i personaggi attivi al variare delle stagioni;

👉🏼 notare le differenze al variare delle stagioni.

I libri raggruppati in questo cofanetto sono anche disponibili separatamente in 4 libri, in un formato più grande e singolarmente acquistabili:

Cofanetto – Die Wimmlinger Jahreszeite
– Autore: Susanne Berner
– Casa editrice: Gerstenberg
– Formato: cartonato
– Dimensioni:
– Costo: 15,00 euro
– Valutazione personale: 5/5
– Età: dai due/tre anni
– Link Amazon: qua
Cofanetto con 4 libri: estate, autunno, inverno, primavera
I libri delle stagioni
Si tratta di quattro libri distinti.

– Autore: Susanne Berner
– Casa editrice: Gerstenberg
– Formato: cartonato
– Dimensioni:
– Valutazione personale: 5/5
– Età: dai due/tre anni
– Costo: 15,20 ciascun libro
– Link Primavera: qua
– Link Estate: qua
– Link Autunno:qua
– Link Inverno: qua
Quattro libri sulle stagioni

*Articolo diario è quella personale categoria di articoli che aggiornerò periodicamente quasi a voler formare, nel tempo, una sintesi aggiornata delle nostre esperienze in merito all’argomento centrale dell’articolo.

Expert Teacher, caregiver, sibling
Mi occupo di apprendimento, dei processi cognitivi dell’apprendere e di metacognizione, a servizio soprattutto di chi non si basta da solo cognitivamente.
Lo faccio in ottica neuropedagogica e della pedagogia della mediazione del dott. Feuerstein.

Formazione attualmente in programma o disponibile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Carrello
Scroll to Top