Nell’articolo precedente, Quando lo spazio diventa ambiente di apprendimento, a scuola così come a casa, abbiamo detto che lo spazio può essere organizzato in modo tale da divenire esso stesso portatore di apprendimento.
In questo articolo voglio suggerirti allora 5 modi per organizzare e vivere la casa creando le condizioni di apprendimento nei suoi ambienti: strumenti, attenzioni di arredo e premure organizzative che possono fare la differenza per l’apprendere del tuo bambino. Non si ha qua la pretesa di un articolo esaustivo, e ci riferiamo a una fascia di età piuttosto ampia, tipo 0-12 anni. L’intenzione è quella di condividere anche con te 5 degli elementi che in casa nostra sono essenziali perché, nel tempo, si sono rivelati non solo pezzi di arredo ma soprattutto strumenti attraverso cui organizzare e vivere lo spazio domestico come ambiente di ricerca, esplorazione, osservazione, sperimentazione, espressione e costruzione di competenze e autonomia.
Uno
Il primo elemento che voglio suggerirti e che si è rivelato davvero prezioso anche in casa nostra (Gabriele lo utilizza ancora oggi) è la cosiddetta torre montessoriana, torre di apprendimento. La Learning Tower Montessori consente al bambino di osservare e quindi poi imitare, di partecipare attivamente alla vita domestica, svolgendo le attività proposte o quelle che di cui ci stiamo occupando noi adulti, potendolo fare alla nostra stessa altezza. Il bambino, infatti, può accedere fisicamente agli spazi pià alti della casa (es. i piani di lavoro in cucina, tavoli, mobili del bagno, davanzali, … ), in totale sicurezza e coinvolgimento.
E’ uno strumento che anche nella nostra esperienza si è rivelato utile per stimolare autonomia, indipendenza e spronare curiosità e partecipazione attiva. Samuele ha iniziato a usarlo dal momento in cui è stato in grado di rimanere in piedi da solo. Con il passare del tempo ha imparato a salire e scendere da solo e in totale sicurezza e organizzando i movimenti corretti.
Due
Il secondo elemento irrinunciabile è una sedia regolabile in altezza: esiste un ventaglio incredibile di questo tipo di prodotto, puoi sceglierla del colore, materiali, fattura e design che preferisci. Il motivo per cui io ti consiglio di considerarne la presenza anche in casa è perché questo strumento permetterà al tuo bambino di sedersi correttamente rispetto ai tavoli presenti di cui disponete (presumibilmente di altezze differenti) e di continuare a farlo nel tempo, nonostante la crescita fisica del bambino.
Inizialmente abbiamo scelto un modello simile a questo in foto per provare il tipo di seduta e comprendere la fattibilità della proposta. Si è rivelata importante la presenza dei braccioli che in qualche modo hanno contenuto gli iniziali movimenti di Samuele, entusiasta per la novità. Forse starai pensando che l’unico problema di questo prodotto sono le ruote! Hai presente l’approccio con cui presento un nuovo gioco a un bambino? Puoi leggerlo qua: Come presentare un gioco a un bambino? Non temere: è vero, le ruote possono essere un motivo di ”distrazione”, allora proprio per questo dedicheremo del tempo a insegnare al bambino ad autocontrollarsi davanti questa novità irresistibile, e non a voltare le spalle al ”problema”.
L’unico limite a cui è bene stare attenti è l’altezza dei braccioli rispetto al bambino: se il bimbo è piccolino rispetto alla sedia, si rischia che i braccioli non passino sotto il piano del tavolo e che tra il bambino e il piano di appoggio resti troppo spazio, non funzionale alla bella grafia. Scegli una sedia confortevole e adeguata alla grandezza del tuo bimbo, affinché anche queste esperienze siano di successo!
Tre
Un connubio bellissimo, almeno secondo me, di cui noi non possiamo più fare a meno è l’angolo della lettura, con mobili per lo più ad altezza bambino, arredato con cuscini da pavimento (pouf), sdraio, dondoli, poltrona sacco, amaca, organizzato accanto alla stufa che in inverno scalda il corpo e la mente.
Sappiamo che la configurazione dello spazio e la sua organizzazione sono strumenti attraverso cui veicolare quegli elementi di attenzione, cura e premura che riteniamo preziosi per l’apprendere dei nostri figli.
Sappiamo che si apprende di più e meglio quando si sta bene: soprattutto in questi mesi in cui Samuele sta imparando a leggere e ad approcciarsi ai libri in modo autonomo, abbiamo voluto creare degli spazi in casa in cui lui possa fare esperienza della bellezza del leggere e della lettura in un contesto di ben-essere, in modo comodo, potendo leggere nelle sue posizioni preferite, in un contesto coccoloso e rilassante. Spesso in questo largo corridoio della casa, risuona musica a basso volume e di tanti generi diversi.
Quattro
Quando Samuele stava imparando a gattonare, per aiutarlo a organizzarsi con i movimenti e creare uno spazio adatto a questo tipo di attività, abbiamo comprato un materasso sportivo, bicolore, alto circa 4 cm e capace di produrre un certo attrito, ma non troppo duro: è una superficie adeguata affinché il bambino, non sprofondando dentro il materasso, schiacciato dal suo stesso peso, può muoversi senza scivolare, apprendendo in sicurezza e con divertimento! Questo tipo di materasso sportivo, da posizionare per terra, favorisce l’esplorazione motoria, lo sviluppo di movimenti, l’espressione di schemi e idee motorie, la coordinazione, il gioco libero, la lotta, la lettura di un libro, ed è sempre stato uno degli angoli più apprezzati dai nostri piccoli amici ospiti, oltre che dalle nostre pelose Maya e Lilli.
Il materasso è di ottimo materiale, nel tempo si sta rivelando molto resistente, è impermeabile, antimacchia e lavabile.
Abbiamo sempre utilizzato questo elemento: in un primo momento per favorire lo sviluppo neuromotorio dei bambini; poi, raggiunta la tappa del cammino autonomo, lo abbiamo mantenuto per creare un’area della casa in cui i bambini potessero esprimersi in capriole, salti, lotte, giochi di movimento o momenti rilassanti. Il materasso non è troppo pesante, per cui spesso lo abbiamo spostato in altre zone della casa o nel giardino esterno. Attualmente, nella nostra nuova casa, è, invece, posizionato nella sala dei bambini, divenendo il pezzo centrale della zona di movimento.
Cinque
In generale, in ogni luogo della casa, cerchiamo di provvedere a un arredo ad altezza dei nostri bambini, tramite cui loro possano prima di tutto accedere, per poi quindi gestirlo in autonomia e liberamente, al materiale di gioco, di studio, di svago, ecc riposto in questi mobili.
Sono molte le soluzioni di arredo che si possono adottare per favorire questo tipo di approccio, ma la cosa più importante da ricordarsi è che ad-prehendere (nuovi) stimoli ha in sé la connotazione del movimento. Ovvero: si sviluppa apprendimento vero, di competenze e di soft skills, quando è permesso sia alla mente che anche al corpo di muoversi.
Una soluzione di arredo economica che stiamo adottando per allestire uno spazio dedicato agli esperimenti scientifici, giochi di ruolo e per organizzare piatti, pentole, bicchieri a uso esclusivo dei bambini è questa:
Concludo questo intervento sottolineando due aspetti:



1. poter accedere a un materiale, a uno strumento, così come a uno spazio di attività, oppure al luogo in cui si svolge una proposta, produce condizioni di apprendimento, che possono costituire poi vere esperienze di apprendimento.
Accedere fisicamente permette di accendere la mente;
2.la sfida più grande, a cui è davvero importante imparare a rispondere come adulti e come genitori, passo dopo passo, è quella che ci chiede di soddisfare, e a volte tradurre, in modo operativo, architettonico, o semplicemente attraverso la configurazione pensata di spazi e l’organizzazione di materiali e strumenti, sia i bisogni formativi dei bambini/ragazzi che le attenzioni e i desideri di cura e premura che noi adulti nutriamo per loro e ai quali sappiamo dare voce per lo più attraverso le parole, ma che hanno bisogno di essere abitate e rese abitabili.
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Expert Teacher, caregiver, sibling
Mi occupo di apprendimento, dei processi cognitivi dell’apprendere e di metacognizione, a servizio soprattutto di chi non si basta da solo cognitivamente.
Lo faccio in ottica neuropedagogica e della pedagogia della mediazione del dott. Feuerstein.