Fidarsi. Un sottile gioco di equilibrio.
Cosa può significare per un genitore fidarsi di se stesso? Quali gli ingredienti necessari per la crescita di un bambino? Un sottile gioco di equilibrio tra falsi miti e paura.
Cosa può significare per un genitore fidarsi di se stesso? Quali gli ingredienti necessari per la crescita di un bambino? Un sottile gioco di equilibrio tra falsi miti e paura.
In realtà, l’esperienza della genitorialità è un’esperienza di relazioni: la relazione speciale, unica, con il bimbo; le relazioni tra la coppia e con i familiari o con chi è più vicino alla mamma in quella fase della vita; le relazioni con i professionisti che affiancano la donna nel corso della gravidanza.
Queste relazioni diventano una grande risorsa di sostegno e conforto nel corso delle esperienze genitoriali.
Il principio guida che da allora muove il mio agire di adulti, di persona, di madre, e che orienta le mie scelte di partecipazione ad alcune proposte è proprio quel desiderio di libertà e pienezza che ho sempre nutrito per il mio Bambino…
Esistono ricette magiche per addormentare i bambini? Desiderio e necessità? Ne parliamo insieme alla dottoressa Guarnera e vi raccontiamo alcuni aspetti della nostra esperienza.
Una buona occasione per mediare il senso di sfida: mediare la ricerca della novità e della complessità. Quest’anno per festeggiare il nostro super papà Ale ho pensato di proporre a Samuele un’esperienza per lui nuova che potesse stupire il papà. Doveva trattarsi però di qualcosa gestibile anche dal fratello minore Gabriele. Tra le tante possibili …
Contenere. Prima di tutto allora contenere me stessa come mamma che sta maturando una idea più equilibrata di accettazione di quel “pentolino di Antonino”, ovvero di quel cromosoma 21 in più.
So-stare come forma di profondo rispetto necessario. Per quanto tempo? Per tutto il tempo necessario.
L’importanza dell’emozionarsi intensamente per poter entrare in contatto con l’Altro.
– La nostra esperienza in cui io, mamma, e Samuele, il mo bambino, abbiamo costruito insieme una “catena di significati per tradurre e rendere comprensibile” il nostro presente e il nostro vissuto.
Allo stesso modo, nelle relazioni di aiuto, come mamma e come insegnante ad esempio, ricordo a me stessa della necessità e importanza di adottare uno sguardo capace di dare spazio, di uno sguardo che vuole conoscere l’altro, e non giudicarlo, né tantomeno incasellarlo dentro etichette di diagnosi, voti scolastici e valutazioni di genere. LPAD: un’opportunità per dire a me mamma, a me adulto mediatore, a me insegnante, come poter agire per far crescere la mente e il benessere tutto della creatura che altri mi stanno affidando, guardando con cura e con attenzione al suo potenziale oltre che alle sue carenze e capacità attuali.
Vivere il disorientamento con serenità è una sfida a cui genitori, docenti ed educatori siamo chiamati.
Molte volte ci troviamo disorientati rispetto a quanto non è come avevamo immaginato. Le nostre idee, desideri e aspettative si scontrano con la realtà che spesso è ben diversa; e allora cosa fare?
“preoccupare”, dal latino praeoccupare, letteralmente significa occuparsi prima, prevenire, e rimanda allo stato d’animo di chi è intento a cercare soluzioni o rimedi a situazioni problematiche o ad eventuali pericoli futuri.