Così non basta: Samuele e il posto giusto.
In quell’altro posto eravamo soli. Qui non siamo più soli. Il posto giusto è dove si sta insieme.
In quell’altro posto eravamo soli. Qui non siamo più soli. Il posto giusto è dove si sta insieme.
Un delizioso libro per l’infanzia per parlare di resilienza. Lettura consigliata a grandi e piccini.
I NOSTRI BAMBINI POSSONO, DEVONO, A QUALSIASI ETÀ, ESPRIMERE SE STESSI E LE PROPRIE EMOZIONI. ANCHE SE QUESTO POTREBBE SIGNIFICARE ANDARE CONTRO UNA ASPETTATIVA / DESIDERIO DI UN ADULTO, CHE SIA IL GENITORE, UN PARENTE, UN EDUCATORE.
ACCOMPAGNIAMO I BAMBINI CON IL DIALOGO ATTIVO E CON L’ASCOLTO ACCOGLIENTE DI QUANTO VIVONO, E, SOPRATUTTO LÌ DOVE EMERGONO FATICHE NELLA PRODUZIONE VERBALE, INTERVENIAMO PROPRIO PER INCENTIVARE E STIMOLARE IL VALORE DELLA PAROLA CHE COSTRUISCE RELAZIONE.
Una risorsa preziosa per trascorrere insieme del tempo di qualità, allenare abilità grafomotorie, di pianificazione e di modulazione del proprio comportamento motorio. Uno dei giochi da tavolo con cui Samuele ha trascorso più volentieri del tempo con i suoi zii è sicuramente il Sablimage: la proposta è davvero semplice ma di grande effetto! Questa risorsa …
Mamme speciali, bambini speciali, genitori speciali: una categoria di umani? In questi anni ho spesso sentito parlare di alcune persone come di esseri speciali: mamme speciali, bambini speciali, persone speciali. Di cosa si tratti davvero, e cioè a quale “specialità” si faccia così riferimento, non mi è sempre del tutto chiaro… o più che altro …
La forza creatrice delle parole – “Speciale?” “Sì, solo per i miei figli!” Leggi altro »
Quando la matematica diventa una conquista autonoma ed esplorabile dal bambino stesso!
Si impara ad includere oppure si impara ed escludere? I bambini includono in modo spontaneo? Dove, quando e per quale ragione impariamo ad un certo punto (e tanto facilmente) ad escludere? Cosa ci fa sentire meglio: includere o escludere? È preferibile essere inclusi o essere esclusi? L’inclusione è un diritto? Un dovere? Una competenza? Va …
Lasciati guidare dal Bambino, e non dalle diagnosi e etichette socio-culturali che su di lui gravano: solo così potrai accompagnarlo nel migliore dei modi possibili.